Missione arredo: Federica

Missione arredo: Federica

Capitolo 1

La mission rientra nella categoria delle possibili, sì, ma ben sappiamo, oramai, per esperienza comune, quanto arredare uno spazio contenuto risulti assai più arduo, che avere a che fare con metrature che prevedono ampio respiro.

Così è, fatto sta. La committente, nel caso in questione, è una ragazza, alle prese con la sua prima casa. Per l’occasione, 50 mq distribuiti su pianta quadrata, ripartiti su due locali. Sulla destra, si apre la zona giorno, con cucina annessa al salone; mentre a specchio, sulla sinistra, la camera da letto con bagno collegato sfocia sul balcone, insieme al resto.

Prevista, all’esterno, la possibilità di inserire lavatrice e asciugatrice, un lavabo… in un palazzo, in quel della Capitale, a due passi dall’Eur, che rientra nelle dinamiche delle costruzioni moderne: design, sicurezza, sostenibilità, innovazione. Equipaggiato, pertanto, di domotica, pannelli solari, sistemi per il risparmio energetico… e tutta una serie di agevolazioni, tese a rendere la soluzione abitativa estremamente confortevole e a misura d’uomo.

A questo punto e ciò premesso, c’è da studiare. Analizzare, cioè, la distribuzione degli spazi ma, prima ancora, chiedersi in maniera meno superficiale chi sia la cliente. Modo, questo, per comprenderne appieno le esigenze ed escogitare un ambiente domestico, che risponda in toto alle sue necessità.

Va analizzato, a tal proposito, lo stile di vita, le aspettative rispetto alla propria abitazione, i gusti, in fatto di arredi, materiali, colori e occorre riflettere, per creare e ricreare, laddove serva. Addomesticare pareti e quant’altro e venire a capo di una realtà che vuole, per prima cosa, risultare unica, assomigliare a chi la abita e determinarsi come accogliente. Un posto, secondo le richieste della cliente, dal timbro riposante, capace di de-saturare lo stress accumulato durante le ore giornaliere, per un confortevole rientro a casa, la sera.

Ciò stabilito, partiamo da presupposti generali, al fine di tracciare una linea guida che ci condurrà, via via, alla selezione accurata di mobili e complementi d’arredo e non solo.

In ipotesi, i toni del panna e del tortora, in cui si affacciano note di colore leggermente più intenso: ocra, curcuma, rame, ciliegia, verde oliva, affinché all’occhio non venga a noia quel che lo circonda.

Questo, in accenno ma ci ritorneremo. Volendo, invece, sintonizzarci sulla minimizzazione degli spazi, occorre volgere lo sguardo – questo è il consiglio – verso arredi multifunzionali. Tavoli allungabili, divani che si trasformano in letti e/o letti a scomparsa; consolle, che diventano scrivanie, pannelli divisori… elementi, tesi ad accrescere la funzionalità e assicurarsi, al contempo, un ambiente ordinato e armonioso.

Se, poi, abbiamo accennato ai colori, ribadendo la costatazione che i chiari allargano e regalano volume; diversamente, gli scuri restringono e appiattiscono, altrettanto importante è il ruolo svolto dall’illuminazione. Lampade da terra sottili, applique a parete e faretti incassati sostituiscono più che degnamente lampadari ingombranti. L’uso di luci calde e diffuse, inoltre, insieme a punti luce direzionati, riesce ad enfatizzare particolari zone, regalando profondità e carattere.

Per scandire le diverse aree, in più, evitando di attufare, le librerie divisorie rappresentano una scelta eccellente. La luce naturale, così facendo, non rimane bloccata e anzi, si mantiene tonico il senso di apertura, necessario in specie nella proposizione in analisi.

Non solo. Arredi su misura, dagli armadi a tutta altezza e nicchie attrezzate, consentono di ottimizzare ogni angolo. Riguardo ai tessuti, disserteremo più in là. Di base, tende leggere e trasparenti, tappeti dalle tonalità neutre e stoffe in tinta pastello contribuiscono nella ricerca di armonia.

Ultima chicca, l’uso di mensole sospese. Offrono l’opportunità per riporre gli oggetti ma si pongono anche alla guisa di elemento decorativo, per personalizzare ulteriormente il proprio, piccolo e prezioso regno.