Tema: trasformazione, nel senso che la sfida consiste nel progettare arredi per l’infanzia, capaci di assecondare la crescita, fino all’adolescenza. Già, poiché le necessità, i gusti, la stessa personalità, dai 3 ai 17 anni, subisce un’evoluzione, che attiene non solo alla propria indole, ma finisce per coinvolgere anche quel che è attorno.

Vanno, allora, pensati oggetti, in grado di crescere insieme a chi li usa. Complementi d’arredo che, nel tempo, siano capaci di evolvere, mantenendo intatti funzionalità, valore affettivo e livello di sostenibilità.

Questa l’impresa; assunto, l’onere di compierla, dai 30 studenti del corso di Design del Prodotto Industriale del Politecnico di Milano, durante il workshop “Design in crescita: da kids a teens e oltre”.

Un’iniziativa, nata in collaborazione con Nidi, marchio di Battistella Company specializzato in arredi per bambini e ragazzi e in cui i partecipanti sono stati invitati ad un esercizio progettuale, tutt’altro che teorico. Ripartiti in gruppi, hanno dovuto calarsi nei panni dell’utente finale – vale a dire bambini e adolescenti – al fine di immaginare un oggetto, che potesse davvero far parte della loro quotidianità.

Il risultato? Una serie di ritrovati, che affrontano in maniera differente il concetto di trasformabilità: arredi modulari, sistemi componibili… soluzioni, atte a modificare la loro forma o funzione e ragionati, per resistere.

Al centro di ogni proposta, anche la riflessione riguardo al valore educativo delle diverse suppellettili, in un’epoca tesa a fagocitare le emozioni e in cui, pertanto, diventa necessitante l’adattabilità.

Materiali naturali, riciclati o riciclabili, apertura alla personalizzazione, ergonomia: questi, alcuni tra i criteri presi in analisi ma, al di là pure dei risultato, è stato l’approccio a colpire, nel tentativo di tessere un legame tra le persone e ‘le loro cose’; affezione, prima ancora che utilità. Emotività, alla base del tutto, nella fascia di età in cui, peraltro, il principio si rende ancor più centrale.

Un lab vero proprio, in cui verificare le reali esigenze dei clienti, analizzare il punto di vista dell’Azienda per cui eventualmente si lavora, affinare le cellule grigie, mettendosi in discussione, nella realizzazione di un obiettivo finale, ambizioso ma non impossibile da perseguire.