Protagonista? L’uso audace dei colori, tratto distintivo di un arredamento, che prende la palette cromatica a punto di forza. Il rosso, il giallo, il verde, il blu, persino l’arancione si rivelano, così, scelte dominanti e fortemente caratterizzanti, elette a leitmotiv di un’idea, che respira tanto di arte.

Quale? Quella, per la precisione, ispirata agli anni ’50 e ’60 dello scorso secolo, ricca di spunti audaci ma comunque, se sapientemente gestiti, in armonia tra loro.

contrasti, certo, sono la base fondante, per cui occorre mettere da parte la paura di sperimentare. La selezione di mobili e complementi d’arredo, di conseguenza è fondamentale.

Meglio puntare, allora, su linee pulite, dalle forme geometriche. Iconiche, in tal senso, ad esempio, le sedie Eames, i divani a pois e i tavolini in stile Saarinen.

I dettagli decorativi, poi, sono ciò che rende davvero speciale l’ambiente. A cominciare dalla carta da parati, per passare, subito a seguire, ai tessuti e agli accessori. Regola pretende che ci si rivolga verso motivi che rappresentano fiori oversize, cerchi, righe o disegni astratti.

Del resto, le opere di Andy Warhol Roy Lichtenstein, in tal senso, offrono enormi spunti. E se i tessuti fanno la loro, non sono da meno cuscini e coperte colorati, che contribuiscono nel dare vivacità alle stanze.

In ultimo – ma tale non è – tutto quel che, potenzialmente, appare superfluo: telefoni vintage, radio rétro, lampade lava riescono a descrivere un habitat, incisivo e di gusto, sintesi di una creatività libera, imprevedibile ma pur sempre ragionata.